Con New Wave si definisce un movimento musicale e artistico incredibilmente eterogeneo, sviluppatosi tra la seconda metà degli anni Settanta e i primi Ottanta: difficile immaginare qualcosa in comune tra i Duran Duran di Rio e i Joy Division di Love Will Tear Us Apart, eppure c'è: sfruttando l'energia, gli stimoli e il dinamismo ancora in circolazione del punk, numerose band hanno scelto di reinventare estetiche e suoni, creando così un'onda musicale nuova e multiforme. Qualcosa sta evolvendosi nella concezione artistica e comunicativa del Belpaese e toccherà monitorarla con puntiglio, in questi giorni alieni di scontri, proclami, utopie. Si direbbe un fiume blasfemo, intellettualmente sofisticato, nerissimo e freddo come il metallo delle fabbriche in picchetto; un liquido che si fonde con la visualità, con l'alta moda e le manganellate. Passando da Inghilterra, Stati Uniti ed Europa Gabriele Merlini, scrittore di talento e appassionato esperto musicale, racconta un percorso composto di aneddoti, suggestioni, reportage: in modo lieve e pungente costruisce la storia – parziale, perché inesauribile, e di parte, perché parte dai gruppi amati – di autori e gruppi che hanno condiviso un tempo ancora capace di sorprendere per stimoli, capacità creativa e inaspettate similitudini con il presente.
Gabriele Merlini (Firenze, 1978) è giornalista musicale e culturale, nonché redattore della rivista L'Indiscreto. Con effequ ha pubblicato il romanzo Válecky o guida sentimentale alla mitteleuropa (menzione scrittore emergente al Premio Letterario Vallombrosa 2014 – cinquina migliore testo di narrativa Premio Dedalus/Pordenonelegge 2014) e curato le antologie Selezione Naturale e Odi. Quindici declinazioni di un sentimento. Suoi racconti, interviste e reportage sono apparsi su magazine e quotidiani tra i quali «Nazione Indiana», «minima et moralia», «Le Parole e le Cose», «Corriere Fiorentino», «404: File Not Found», «Scrittori Precari», «Riot Van». Share Tweet Pin Share