Lester Bangs è stato il più famoso, irriverente, geniale e appassionato critico rock di tutti i tempi. Dopo Guida ragionevole al frastuono più atroce, questa seconda raccolta riunisce le sue celebri recensioni di dischi leggendari e di chicche underground, insieme a reportage in stile gonzo journalism, interviste vere e immaginarie, dichiarazioni d'amore, stroncature rabbiose e l'impagabile manifesto «Le radici del punk». Da questi pezzi emerge un racconto straordinariamente godibile del periodo confuso che sta tra il naufragio del sogno hippy e il collasso del punk e del rock sotto la spinta inarrestabile della mercificazione: il lato oscuro di Bob Dylan e la fine dei Rolling Stones, il misticismo di Eno e Captain Beefheart, l'anima cattolica dei Black Sabbath e l'insondabile tristezza di Miles e Nico. All'incrocio fra la critica culturale, l'affresco di un'epoca, il diario e il grido sfrenato, la scrittura di Bangs è un miracolo di acutezza e anticonformismo che a distanza di decenni non ha perso un briciolo della sua potenza.