Il decennio 1990-1999 a Roma è stato una prolungata sequenza di detonazioni che ha contribuito a far saltare per aria definitivamente la cultura di un'epoca iniziata col dopoguerra.
Percorsi, connessioni, luoghi altri, eventi, sperimentazioni gioiose e desideranti di tantissim* compagn* hanno messo a nudo con molto anticipo la struttura di potere ed economica che si preparava a precarizzare definitivamente le nuove generazioni e a minacciarne la carica sovversiva. Quest* nuov* militanti si sono presi per l'ultima volta l'egemonia culturale del loro tempo con tattiche e strategie mai viste prima. Era un'epoca difficile perché ci si intendesse, in cui era quasi impossibile distinguere il falso dal vero e richiamarsi all'autentico come per i situazionisti negli anni Sessanta o affermare con sicurezza il "Niente è vero, tutto è possibile" degli hippie e della beat generation, dire il "No future" del punk: la situazione era nuova e le vecchie formule sembravano girare a vuoto.
Con nessuna garanzia in assoluto questa generazione ha vissuto in bilico e ha lottato come un esercito di acrobati. Il movimento antagonista e la controcultura che esprimeva dimostrò che occupazioni, squattaggio, autogestione, autoproduzione, autodistribu-zione, femminismo, cultura LGBT, antifascismo di strada erano un mondo che nonostante tutte le difficoltà fosse davvero percorribile.
Questo libro è anti-nostalgico, non parla a chi c'era allora, ma alle nuove generazioni per traghettare i saperi e le esperienze dei Novanta romani, epicentro di un terremoto di portata europea, averne conoscenza e prendere consapevolezza che si può fare ancora, diversamente. Questo libro vi mette a disposizione quasi tutto ciò che allora è stato realizzato, ma quando avrete finito di leggerlo, prendete quello che vi serve e fregatevene altamente di dover render conto a quella stagione per fare qualcosa di davvero detonante ORA.
Non c'è dubbio che nel periodo che stiamo vivendo ci siano tutte le premesse per qualcosa di grosso in avvicinamento: forse cambiamenti radicali, di rivolta, forse una vera e propria… detonazione. Ecco, Detonazione! è il titolo del libro uscito da pochi mesi su Rave Up (la storica etichetta alter punk , tra le più toste in circolazione) , che raccoglie le testimonianze dei protagonisti, dei percorsi, delle connessioni e degli spazi altri nei movimenti controculturali romani degli anni novanta: quella dei CSOA, delle lotte sociali e studentesche, dell' ufologia radicale, dei rave, e l' elenco di esperienze è lunghissimo.
Esperienze tutte raccolte in queste pagine, che in qualche modo prevedevano gli scenari futuri , con un piede nei decenni precedenti ma con la differenza di non poter "richiamarsi all'autentico", come da note di copertina: era difficile distinguere il vero dal falso. Un'epoca difficile, quindi: e siccome il libro è a tutti gli effetti pensato come "anti nostalgico", abbiamo quindi intervistato le due menti dietro questo progetto, Pierpaolo De Iulis e Daniele Vazquez, due personaggetti "pepati" sopravvissuti a quel momento storico (per l' occasione un'unica entità) per capire se su quel periodo si è equivocato o no.
Ad ogni modo in questo nostro incontro/scontro verbale in cui "niente è vero, tutto è permesso", per usare uno slogan Burroughsiano allora molto diffuso, rivive la vis polemica di quei tempi "dispari". Decidete voi cosa è vero e cosa è falso… https://www.esquire.com/it/cultura/libri/a32823825/detonazione-libro/