Il volume raccoglie i contributi di studiosi e studiose su nove città, nove “cartoline dal mondo” – Johannesburg (Sudafrica), Ulan Bator (Mongolia), Giaffa (Israele), Napoli (Italia), Mediterranea (Sud Europa), Caracas (Venezuela), Mumbai (India), Bucarest (Romania) e San Paolo (Brasile): città, queste, in cui si condensano gli effetti del neoliberismo, le dinamiche del capitalismo globale che creano linee di divisione, ma anche traiettorie di sperimentazione di nuove forme dell’abitare, in cui lo spazio diventa luogo di relazione e di nuove alleanze. A partire dal volume, si tenterà di indagare come i processi di speculazione e di turistificazione, inseriti nello scenario del capitalismo globale, stanno riconfigurando lo spazio di una città come Napoli e quali possibilità di ri-politicizzazione dello spazio pubblico possono avvenire proprio a partire da queste striature e riconfigurazioni.
“Un libro, che è varie cose. Innanzitutto, una piazza in cui può darsi appuntamento un gruppo eterogeneo di esperti di città (urbanisti, architetti, sociologi urbani, storici, etnografi, ricercatori, filosofi del diritto, scrittori) che insieme si mettono alla ricerca delle coordinate per meglio conoscerle. Un prisma a più facce, quindi, che rilegge l’urbano attraverso alcune grandi questioni: in un mondo sempre più mobile e connesso quanto diviso e diseguale, come può la città essere spazio aperto di accesso? A fronte della contrapposizione tra la sensazione diffusa di insicurezza e la domanda di sicurezza nei territori urbani, come può la libertà individuale essere connessa allo spazio collettivo? E, infine, come si può superare l’opposizione tra la vulnerabilità delle società urbane e la ricostruzione di relazioni di buona qualità e durata, mettendo al centro la ‘vita in comune’?” (dalla prefazione di Paola Piscitelli)
Interverranno:
la curatrice del libro Paola Piscitelli, gli autori Nicola Capone, Nick Dines e Antonio Pezzano, gli/le attivist* napoletan* della rete SET (Sud Europa di fronte alla Turistificazione).