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LIBBRA PER LA PALESTINA

LIBBRA PER LA PALESTINA
Per tutta la durata del festival sarà in vendita la Gaza Cola, bibita libera dall’apartheid e 100% palestinese, che porta con sé un messaggio di solidarietà e resistenza.
Nata per iniziativa di Osama Qashoo, regista, difensore dei diritti umani e attivista palestinese della Palestine House di Londra, questa bibita si propone come alternativa alle multinazionali impegnate nell’occupazione e nel genocidio in Palestina, diventando un vero e proprio strumento di boicottaggio e, al contempo, di solidarietà.
La Gaza Cola, nella sua lattina dai colori della bandiera palestinese e dai motivi ispirati alla kefiah, è distribuita a Napoli dal Centro Culturale Handala Ali, che sarà presente al festival con uno stand informativo durante tutta la giornata di sabato 3 maggio.
Il suo acquisto, oltre a supportare la costruzione dell’ospedale Al-Karama di Gaza, demolito durante gli attacchi israeliani, sostiene le spese legali del processo dei compagni palestinesi Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Daghmosh, arrestati in Italia come prova esplicita della collaborazione fra il nostro paese e l’occupazione sionista. Anan, detenuto nel carcere di Terni dal gennaio 2024, è accusato di terrorismo internazionale. Il processo, iniziato il 2 aprile, avrà la prossima data il 7 maggio. In questa fase così critica per il popolo palestinese, in Palestina come in diaspora, chiediamo che la vicinanza e il sostegno di tutti e tutte i/le solidali si concretizzi in azioni dirette, come l’acquisto di Gaza Cola tramite il Centro Culturale Handala Ali per il supporto alle spese processuali di Anan, Ali e Mansour.

Gli altri spazi dedicati alla Palestina durante il festival:

- Venerdì 2 maggio la cena (h. 20) sarà a cura di Areen Saba, cuoca palestinese.
Menù:
Falafel serviti con pita fatta in casa con insalate fresche e salsa tahina
Fatteh con melanzane (melanzane arrosto, ceci, yogurt, pita tostata, condita con erbe fresche e frutta secca)

- Presentazione di Diario da Gaza di Wi’am Qudaih (Tamu Edizioni), con il collegamento dell’autrice dalla Striscia di Gaza, Wasim Dahmash, Centro Culturale Handala Ali e Simona Taliani.