ore 11-13/14-16 (@biblioteca)
LABORATORIO DI PSALM POETRY
Discussione pulviscolare e poesia generativa
a cura di Francesca Boemia
partecipanti: max 30
durata: 4 ore
sottoscrizione consigliata: 5 euro
per iscriversi mandare mail a fboemiastefanelli@gmail.com
Cosa significa vivere in un corpo sempre in relazione con altr*? Come ci rapportiamo alle nostre crepe, alle nostre interiorità e interiora, ai nostri confini? E cosa vuol dire abitare un corpo-città, un organismo vivo che respira e resiste, ma viene soffocato ogni giorno?
Le risposte, i trigger e gli snodi che scaturiranno da queste domande confluiranno in un nuovo archivio lessicologico, poetico e di pensiero per denunciare e resistere alla gentrificazione di massa, alla cancellazione degli spazi comuni, alla perdita delle case e del senso di comunità, grazie a un gioioso processo di creazione della parola e risignificazione dei nessi logico-sintattici. Se non hai mai pensato a che nome ha il tuo sangue, o il sangue della città in cui vivi, lo inventeremo insieme.
LABORATORIO DI PSALM POETRY
Discussione pulviscolare e poesia generativa
a cura di Francesca Boemia
partecipanti: max 30
durata: 4 ore
sottoscrizione consigliata: 5 euro
per iscriversi mandare mail a fboemiastefanelli@gmail.com
Cosa significa vivere in un corpo sempre in relazione con altr*? Come ci rapportiamo alle nostre crepe, alle nostre interiorità e interiora, ai nostri confini? E cosa vuol dire abitare un corpo-città, un organismo vivo che respira e resiste, ma viene soffocato ogni giorno?
Le risposte, i trigger e gli snodi che scaturiranno da queste domande confluiranno in un nuovo archivio lessicologico, poetico e di pensiero per denunciare e resistere alla gentrificazione di massa, alla cancellazione degli spazi comuni, alla perdita delle case e del senso di comunità, grazie a un gioioso processo di creazione della parola e risignificazione dei nessi logico-sintattici. Se non hai mai pensato a che nome ha il tuo sangue, o il sangue della città in cui vivi, lo inventeremo insieme.
Ore 16.30 Ponte
MARE LIBERO! L'IMPATTO DELLE GRANDI NAVI IN CITTÀ
con Collettivo No porto (Fiumicino), Comitato Mare Libero Napoli, Collettivo Scienza radicata e Francesco Caruso (Stazione Zoologica Anton Dohrn)
Incontri
Le navi da crociera, nonostante siano una piccola fetta del traffico marittimo internazionale (a causa dell'enorme richiesta di energie e consumo di carburante), rappresentano una significativa fonte di inquinamento. Oltre alla CO2, sono responsabili di consistenti emissioni di sostanze dannose per l'ambiente e la salute, come ossidi di azoto e di zolfo. Secondo il report "The return of the cruise", pubblicato nel 2023 dall'ong Transport&Environment, nel 2022 le navi da crociera presenti in Europa hanno emesso più ossidi di zolfo di un miliardo di automobili.
Napoli è tra le venti città portuali più inquinate d'Europa e si prepara ad accogliere un numero sempre più crescente di navi da crociera, alberghi galleggianti che riversano in una città sempre più turistificata flussi di passeggeri, lasciando i motori accesi per tutto il tempo dell'attracco e della permanenza in porto.
All'inquinamento delle acque e dell'aria, si aggiunge il problema dell'accesso al mare in città, dove per anni le amministrazioni comunali hanno favorito gli interessi dei gestori e degli stabilimenti balneari, trasformando quelle che dovrebbero essere concessioni temporanee in proprietà private, impedendo, di fatto il libero accesso alle spiagge e al mare a buona parte della città, per cui da anni si batte il comitato Mare Libero.
Un altro esempio di privatizzazione del porto è il caso di Fiumicino, dove la Royal Caribbean ha acquistato una concessione a ribasso per la costruzione di un porto crocieristico che porterebbe alla cementificazione della costa, con navi enormi che imbarcano 5000 turisti, ormeggi per almeno 750 barche e 40 yacht di grandi dimensioni, un centro commerciale e un mega hotel, il "Colosseo del mare". Un piano inserito nel Decreto Giubileo come progetto "essenziale" per garantire l'accesso a Roma via mare ai pellegrini.
Da anni i Tavoli del porto, il collettivo No Porto, l'occupazione di uno dei Bilancioni, lottano contro gli abusi e gli interessi privati che tentano di distruggere la costa e impedire l'accesso al mare.
Domenica 4 maggio alle 16.30 un incontro di aggiornamento, per informarsi sui danni ambientali causati dalle navi crociere in questi territori, e per condividere pratiche e strategie di lotta agli interessi privati che tolgono il mare a chi i territori li abita e non li consuma di passaggio.
MARE LIBERO! L'IMPATTO DELLE GRANDI NAVI IN CITTÀ
con Collettivo No porto (Fiumicino), Comitato Mare Libero Napoli, Collettivo Scienza radicata e Francesco Caruso (Stazione Zoologica Anton Dohrn)
Incontri
Le navi da crociera, nonostante siano una piccola fetta del traffico marittimo internazionale (a causa dell'enorme richiesta di energie e consumo di carburante), rappresentano una significativa fonte di inquinamento. Oltre alla CO2, sono responsabili di consistenti emissioni di sostanze dannose per l'ambiente e la salute, come ossidi di azoto e di zolfo. Secondo il report "The return of the cruise", pubblicato nel 2023 dall'ong Transport&Environment, nel 2022 le navi da crociera presenti in Europa hanno emesso più ossidi di zolfo di un miliardo di automobili.
Napoli è tra le venti città portuali più inquinate d'Europa e si prepara ad accogliere un numero sempre più crescente di navi da crociera, alberghi galleggianti che riversano in una città sempre più turistificata flussi di passeggeri, lasciando i motori accesi per tutto il tempo dell'attracco e della permanenza in porto.
All'inquinamento delle acque e dell'aria, si aggiunge il problema dell'accesso al mare in città, dove per anni le amministrazioni comunali hanno favorito gli interessi dei gestori e degli stabilimenti balneari, trasformando quelle che dovrebbero essere concessioni temporanee in proprietà private, impedendo, di fatto il libero accesso alle spiagge e al mare a buona parte della città, per cui da anni si batte il comitato Mare Libero.
Un altro esempio di privatizzazione del porto è il caso di Fiumicino, dove la Royal Caribbean ha acquistato una concessione a ribasso per la costruzione di un porto crocieristico che porterebbe alla cementificazione della costa, con navi enormi che imbarcano 5000 turisti, ormeggi per almeno 750 barche e 40 yacht di grandi dimensioni, un centro commerciale e un mega hotel, il "Colosseo del mare". Un piano inserito nel Decreto Giubileo come progetto "essenziale" per garantire l'accesso a Roma via mare ai pellegrini.
Da anni i Tavoli del porto, il collettivo No Porto, l'occupazione di uno dei Bilancioni, lottano contro gli abusi e gli interessi privati che tentano di distruggere la costa e impedire l'accesso al mare.
Domenica 4 maggio alle 16.30 un incontro di aggiornamento, per informarsi sui danni ambientali causati dalle navi crociere in questi territori, e per condividere pratiche e strategie di lotta agli interessi privati che tolgono il mare a chi i territori li abita e non li consuma di passaggio.
ORE 18 Teatro
MALESANGUE. Storia di un operaio dell’Ilva di Taranto
di Raffaele Cataldi (Alegre)
con l'autore, Stefania Barca e Miriam Corongiu
Incontri
Raffaele gioca a calcio, fa il portiere, ed è un tifoso accanito del Taranto, luogo in cui è nato. Crescendo diventa l’allenatore dei portieri della prima squadra della sua città nel campionato nazionale dilettanti, ma soprattutto diventa un operaio dell’Ilva.
L’ingresso nella più grande e inquinante acciaieria d’Europa gli fa vivere eventi traumatici legati al lavoro operaio, tra sfruttamento, mancanza di sicurezza e gravi effetti sulla salute. Nel 2012 i magistrati certificano che quella fabbrica è nociva per ambiente, operai e cittadini ma la produzione va avanti a colpi di decreti di diversi governi. Con i lavoratori divisi dal ricatto tra occupazione e ambiente, tra salario e salute.
Quando irrompe la lotta, di fronte alle contraddizioni del suo stesso sindacato, Raffaele, insieme a un pugno di operai, fonda il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che propone una forma di ambientalismo working class e costruisce un nuovo senso di comunità e solidarietà. Dando vita, tra l’altro, all’Uno Maggio tarantino, evento di musica e lotta cresciuto sempre di più negli anni.
Una storia di rabbia e sangue amaro, in cui c’è chi si è ammalato, chi si è licenziato, chi ha avuto crisi familiari irreversibili e chi ha perso la vita. Una storia di amore e amicizia, di passione politica e calcistica, di speranze e delusioni, e di solitudine: quella non soltanto di un uomo, ma di un’intera classe operaia lasciata da sola ad affrontare enormi ingiustizie e a immaginare un futuro diverso.
Raffaele Cataldi, nato a Taranto nel 1971, è un operaio dell’Ilva dal 1997, un allenatore di portieri di calcio e un ultras della squadra della sua città. È stato un militante sindacale della Fiom per poi fondare, insieme ad altri, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
Stefania Barca insegna Storia dell'ambiente e Storia di Genere presso l'Università di Santiago de Compostela.
È autrice di Forze di Riproduzione (pubblicato da Edizioni Ambiente) ed è tra le promotrici della campagna internazionale per il reddito di cura.
Miriam Corongiu è contadina, scrittrice, attivista ecofemminista per l'agroecologia, la sovranità alimentare e le economie trasformative.
MALESANGUE. Storia di un operaio dell’Ilva di Taranto
di Raffaele Cataldi (Alegre)
con l'autore, Stefania Barca e Miriam Corongiu
Incontri
Raffaele gioca a calcio, fa il portiere, ed è un tifoso accanito del Taranto, luogo in cui è nato. Crescendo diventa l’allenatore dei portieri della prima squadra della sua città nel campionato nazionale dilettanti, ma soprattutto diventa un operaio dell’Ilva.
L’ingresso nella più grande e inquinante acciaieria d’Europa gli fa vivere eventi traumatici legati al lavoro operaio, tra sfruttamento, mancanza di sicurezza e gravi effetti sulla salute. Nel 2012 i magistrati certificano che quella fabbrica è nociva per ambiente, operai e cittadini ma la produzione va avanti a colpi di decreti di diversi governi. Con i lavoratori divisi dal ricatto tra occupazione e ambiente, tra salario e salute.
Quando irrompe la lotta, di fronte alle contraddizioni del suo stesso sindacato, Raffaele, insieme a un pugno di operai, fonda il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che propone una forma di ambientalismo working class e costruisce un nuovo senso di comunità e solidarietà. Dando vita, tra l’altro, all’Uno Maggio tarantino, evento di musica e lotta cresciuto sempre di più negli anni.
Una storia di rabbia e sangue amaro, in cui c’è chi si è ammalato, chi si è licenziato, chi ha avuto crisi familiari irreversibili e chi ha perso la vita. Una storia di amore e amicizia, di passione politica e calcistica, di speranze e delusioni, e di solitudine: quella non soltanto di un uomo, ma di un’intera classe operaia lasciata da sola ad affrontare enormi ingiustizie e a immaginare un futuro diverso.
Raffaele Cataldi, nato a Taranto nel 1971, è un operaio dell’Ilva dal 1997, un allenatore di portieri di calcio e un ultras della squadra della sua città. È stato un militante sindacale della Fiom per poi fondare, insieme ad altri, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
Stefania Barca insegna Storia dell'ambiente e Storia di Genere presso l'Università di Santiago de Compostela.
È autrice di Forze di Riproduzione (pubblicato da Edizioni Ambiente) ed è tra le promotrici della campagna internazionale per il reddito di cura.
Miriam Corongiu è contadina, scrittrice, attivista ecofemminista per l'agroecologia, la sovranità alimentare e le economie trasformative.
Ore 18 Sottoponte
MUSICARPIA. Guida femminista per una musica sovversiva e collettiva
di Anna Castiglia e Federica Pezzoni (Le plurali)
con l'autrice Federica Pezzoni in dialogo con NaDir Collective
Incontri
Cosa significa ascoltare, produrre e interpretare una musica femminista e collettiva? Considerando che le nostre vite sono di continuo accompagnate da colonne sonore, com’è possibile che la musica non sia ritenuta socialmente rilevante?
Questo saggio ci spinge a riflettere su un’idea di musica che non poggi esclusivamente sulle scelte individuali, ma che parta da un ripensamento radicale delle regole del gioco. Analizzando i dati dell’industria, comparando hit parade e riflettendo sulla svalutazione sistemica dei fandom femminili, Musicarpia non solo svela gli aspetti secolarmente patriarcali del mondo della musica, dalle discriminazioni agli stereotipi che imbavagliano artiste, produttrici e fruitrici, ma propone anche consigli e buone pratiche, basate su un approccio intersezionale, sulla condivisione e sulla sorellanza… per riuscire insieme a cambiare musica.
MUSICARPIA. Guida femminista per una musica sovversiva e collettiva
di Anna Castiglia e Federica Pezzoni (Le plurali)
con l'autrice Federica Pezzoni in dialogo con NaDir Collective
Incontri
Cosa significa ascoltare, produrre e interpretare una musica femminista e collettiva? Considerando che le nostre vite sono di continuo accompagnate da colonne sonore, com’è possibile che la musica non sia ritenuta socialmente rilevante?
Questo saggio ci spinge a riflettere su un’idea di musica che non poggi esclusivamente sulle scelte individuali, ma che parta da un ripensamento radicale delle regole del gioco. Analizzando i dati dell’industria, comparando hit parade e riflettendo sulla svalutazione sistemica dei fandom femminili, Musicarpia non solo svela gli aspetti secolarmente patriarcali del mondo della musica, dalle discriminazioni agli stereotipi che imbavagliano artiste, produttrici e fruitrici, ma propone anche consigli e buone pratiche, basate su un approccio intersezionale, sulla condivisione e sulla sorellanza… per riuscire insieme a cambiare musica.
Ore 19.30 Teatro
IL CUORE SCOPERTO. Per ri-fare l'amore
di Victoire Tuaillon, a cura di Associazione Vanvera (Add)
con Carlotta De Sanctis (Associazione Vanvera) e Marie Moïse
Incontri
IL CUORE SCOPERTO. Per ri-fare l'amore
di Victoire Tuaillon, a cura di Associazione Vanvera (Add)
con Carlotta De Sanctis (Associazione Vanvera) e Marie Moïse
Incontri
Amare è qualcosa che si impara? Se sì, come? Quali pratiche concrete possiamo mettere in campo, individualmente e collettivamente, per creare, nutrire, vivere, nonostante tutto, relazioni profonde ed egualitarie? L’amore è l’argomento centrale della nostra epoca, ed è un argomento politico. L’amore è una forza plasmata da norme e immaginari profondamente ancorati al nostro retaggio culturale, che raramente mettiamo in discussione per cercare nuovi modelli. Ma come si inventano forme relazionali nuove? Rivoluzionare l’amore non è solo ripensare le nostre relazioni, né spazzare via tutti i modelli esistenti per rivendicare totale libertà. La decostruzione delle norme della coppia monogama va pensata nel quadro di una riflessione politica sulle condizioni materiali delle nostre esistenze: che senso avrebbe fare una rivoluzione romantica in un mondo di disuguaglianze?
E che cosa può davvero rivoluzionare l’amore? Nell’edizione italiana il libro avrà una serie di interviste
con autrici e autori, associazioni, librerie specializzate in tematiche di genere, femminismi e cultura LGBTQIAP+.
Interviste di Leo Acquistapace, Marie Moïse, Giusi Palomba, Valentina Amenta, Sessfem, Giorgia Serughetti, Antonia Caruso, Giulia Siviero, Carlotta Cossutta
VICTOIRE TUAILLON (1989) è una giornalista e autrice francese. Dal 2017 cura i podcast Les Couilles sur la
table e Le Cœur sur la table (21 milioni di ascolti per Les Couilles; 11 milioni per Le Cœur; 100.000 copie per il
primo libro), in cui racconta le nuove elazioni affettive. Con add editore ha pubblicato Fuori le palle. Privilegi e
trappole della mascolinità.
E che cosa può davvero rivoluzionare l’amore? Nell’edizione italiana il libro avrà una serie di interviste
con autrici e autori, associazioni, librerie specializzate in tematiche di genere, femminismi e cultura LGBTQIAP+.
Interviste di Leo Acquistapace, Marie Moïse, Giusi Palomba, Valentina Amenta, Sessfem, Giorgia Serughetti, Antonia Caruso, Giulia Siviero, Carlotta Cossutta
VICTOIRE TUAILLON (1989) è una giornalista e autrice francese. Dal 2017 cura i podcast Les Couilles sur la
table e Le Cœur sur la table (21 milioni di ascolti per Les Couilles; 11 milioni per Le Cœur; 100.000 copie per il
primo libro), in cui racconta le nuove elazioni affettive. Con add editore ha pubblicato Fuori le palle. Privilegi e
trappole della mascolinità.
Ore 20 Aula didattica sociale
PERCORSI DI VITE RIBELLI. Alla ricerca di comunità perdute
Autoproduzione - Collettivo Plateaux Vacantes
Interviste a ribelli dagli anni '60 ad oggi di ogni genere e risma. Un confronto tra generazioni alla ricerca di un senso comune.
PERCORSI DI VITE RIBELLI. Alla ricerca di comunità perdute
Autoproduzione - Collettivo Plateaux Vacantes
Interviste a ribelli dagli anni '60 ad oggi di ogni genere e risma. Un confronto tra generazioni alla ricerca di un senso comune.
CENA a cura di Ristorante 53
Ore 21 - 22
Chiusura conviviale
Chiusura conviviale