ore 17 (@spazio bimb*) HORTUS RAPSODY: un nuovo alfabeto a cura di Giovanni Colaneri età: + 6 anni durata: 2 ore libero, no iscrizione!
Hortus Rapsody di Giovanni Colaneri (Idee storte paper) è un albo illustrato che accompagna il lettore in un viaggio sensoriale attraverso un giardino surreale e paradisiaco, narrato con la struttura musicale di una rapsodia jazz. Le parole seguono un ritmo libero e variegato, guidando il lettore attraverso stati d’animo e ambientazioni che si evolvono come movimenti musicali. Dai passi lenti e maestosi all’animarsi di suoni e colori vivaci, ogni elemento del giardino – dai merli ai bambù mossi dal vento, fino ai pappagalli – si intreccia con la musica e con il tempo, creando una danza poetica tra natura e percezione. Questo giardino si rivela essere un “tempio laico”, un luogo dove il ritmo dell’esperienza si intensifica fino a culminare in un’apoteosi di vitalità e grandezza. L’opera celebra il dialogo tra visione, suono e movimento, immergendo il lettore in una sinfonia di immagini e parole che evocano una contemplazione viva e gioiosa del mondo naturale. Una performance di lettura ad alta voce alternata a riproduzione di musica e disegno dal vivo di alcune parti del libro. Per tutte le età!
Ore 16.30 Teatro LA FAVOLA DEI TAROCCHI. O il meraviglioso viaggio di Chisono. di Michelangelo Rossato (Ippocampo) con l’autore e Andrea Salvo Rossi incontri
"C’era una volta, o forse c’è ancora, uno strano personaggio che vagabondava di paese in paese…" Comincia così questa favola dove il Matto, viaggiando per sentieri perduti e città in rovina, incontra un eremita, un’imperatrice, un mago, una sacerdotessa e ancora altre figure. Il Matto va alla ricerca della propria identità: di quel “nome che aveva dimenticato, o che forse non aveva mai saputo”. Con tanta poesia, Michelangelo Rossato riporta in vita le secolari figure dei Tarocchi, integrando gli elementi della tradizione con originali dettagli d’autore e suggestivi rimandi alla storia dell’arte. Un’opera dalle tante chiavi di lettura, ma godibile come una fiaba.
Michelangelo Rossato è nato nel 1991 in provincia di Venezia, dove vive e lavora come illustratore e autore. I suoi libri sono editi in Italia, Cina, Spagna, Argentina, Germania e Slovenia. Insegna presso Ars in Fabula - Scuola di Illustrazione di Macerata.
Andrea Salvo Rossi è Ricercatore universitario in Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II di Napoli.
Ore 16.30 Ponte FORZE DI RIPRODUZIONE. Per una ecologia politica femminista di Stefania Barca (Edizioni Ambiente) con l'autrice, Tiziana Terranova e Salvatore De Rosa incontri
Intrecciando ecofemminismo e materialismo storico, Stefania Barca guarda alla crisi planetaria dal punto di vista del lavoro riproduttivo – il produrre e prendersi cura dell’umano nella sua interdipendenza con l’ambiente biofisico – mettendone in luce la capacità di rifiutare e contrastare le logiche padronali che hanno prodotto la crisi. Di qui la proposta di una ecologia politica femminista, uno strumento che ci permetta di pensare le forze di riproduzione come soggetti di una rivoluzione ecologica planetaria.
Stefania Barca insegna Storia dell'ambiente e Storia di Genere presso l'Università di Santiago de Compostela. Tra i suoi lavori si segnalano i libri Enclosing Water (vincitore del Turku Book award per la storia ambientale europea nel 2011) e il più recente Workers of the Earth (Pluto Press, 2024). Il volume Forze di Riproduzione (pubblicato da Edizioni Ambiente) è la traduzione italiana del suo Forces of Reproduction. Notes for a Counterhegemonic Anthropocene, edito da Cambridge University Press nel 2020. È tra le promotrici della campagna internazionale per il reddito di cura.
Tiziana Terranovaè una teorica e attivista italiana il cui lavoro si colloca nell’ambito degli studi critici su Internet e i media, le culture e le tecnologie digitali. Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, tiene corsi su media digitali, studi culturali e tecnopolitica presso l’Università di Napoli L’Orientale, dove ha co-fondato l’Unità di Ricerca sulle Tecnoculture (TRU) e il Centro di Ricerca Interuniversitario sulle Tecnoculture Transnazionali (CRITT). Fa parte dei collettivi Euronomade e Critical Computation Bureau.
Salvatore De Rosa è ricercatore presso il Centro per il Pensiero Ecologico Applicato dell'Università di Copenhagen. I suoi lavori spaziano i campi dell’antropologia, dell’ecologia politica e delle environmental humanities, con particolare attenzione ai conflitti ambientali e ai movimenti per la giustizia climatica. Ha pubblicato, con Armiero e Turhan, il volume Urban Movements and Climate Change (Amsterdam University Press, 2024), e curato la raccolta Insurgent Ecologies. Between Environmental Struggles and Postcapitalist Transformations (Fernwood Publishing, 2024) con il collettivo Undisciplined Environments, di cui è membro fondatore. Scrive per Monitor.
Ore 18 Teatro DIARIO DA GAZA di Wi'am Qudaih (Tamu edizioni) con Simona Taliani, Centro Handala e Wasim Dahmash Con un contributo di Matthew Teller (scrittore) e Mahmoud Muna (libraio dell'Educational Bookshop di Gerusalemme Est) incontri
Wi’am Qudaih è una studentessa di diciannove anni della Striscia di Gaza. Il 7 ottobre 2023 la sua vita, come quella di ogni palestinese, viene stravolta; dopo i primi mesi di sfollamento inizia a riversare su quaderni comprati per collezione ciò che sente e osserva durante l’assedio israeliano. Scopriamo così i desideri, i ricordi e le paure dell’autrice prima della guerra, quando il voto di maturità, i giri in macchina e le uscite con le amiche avevano un senso ordinario e confortante. Questo bisogno di restare aggrappata alla vita nel ricordo del passato lascia spazio, però, all’orrore del presente, alla distruzione smisurata, all’attesa e a volte all’invocazione della morte. Lascia spazio anche all’ascolto del dolore degli altri, le cui storie vengono annotate con delicatezza e rispetto. Leggere queste pagine è un’occasione di aprirsi a una testimonianza ravvicinata del genocidio del popolo palestinese. Se il flusso costante di notizie tragiche offerto dai giornali può rendere sfuggenti e irreali anche gli avvenimenti più gravi, seguire Wi’am Qudaih nel suo gesto quotidiano di scrittura del diario restituisce concretezza e valore all’esperienza di chi, avendo subito ogni abuso, continua a restare in piedi.
Wi’am Qudaih è nata nel 2005 a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza. A luglio 2023 ha concluso le scuole superiori. Dal 7 ottobre dello stesso anno è stata testimone della campagna militare israeliana che ha causato almeno cinquantamila morti e distrutto la maggior parte delle infrastrutture civili di Gaza. Ha in programma di studiare scrittura e sceneggiatura, e di scrivere un romanzo.
Ore 19.30 Teatro TORAZINE 666 Vv. Aa. (Nero edizioni) con la redazione della rivista e Clara Ciccioni (Nero) incontri
Torazine è stata la rivista più radicale, visionaria ed estrema che sia mai stata pubblicata in Italia. Nata a Roma nel 1995 come filiazione della scena rave locale e alimentata dalla più rigorosa «dieta chimica» del tempo, per i successivi sette anni avrebbe infestato i peggiori incubi underground di visioni distorte e accelerazionismi degenerati, contagiando con le sue «capsule policrome di controcultura pop» un immaginario che, al cambio di millennio, rischiò persino di tracimare nel mainstream. Copertine in cui il volto di Che Guevara si sovrapponeva a quello di Charles Manson. Grandi reportage su droghe, marxismo acido, cospirazionismi improbabili, Barbie possedute e sesso deviante. Techno-fumetti disegnati a 180 bpm. Articoli inneggianti all’estinzione del genere umano che sembrano scritti da una setta di satanisti invasati. Bislacche incursioni cute dal retrogusto perverso. Un’estetica al contempo seducente e ributtante, raffinata e respingente, impregnata degli stessi colori avariati di un cartone di LSD andato a male. Anche per questo, nonostante l’ultimo numero della rivista risalga ormai al lontano 2001 dell’11 settembre e del G8 di Genova, attorno a Torazine si è costruito negli anni un culto che non ha mai smesso di ampliarsi, alimentato tanto dall’irreperibilità dei vecchi numeri quanto dal ritorno dell’estetica rave-accelerazionista. Torazine 666 raccoglie tutto quanto è stato pubblicato da Torazine nel periodo in cui è rimasta in attività: non solo la collezione completa dei numeri della rivista ma anche flyer, manifesti, locandine, inediti e grafiche assortite.
CENA a cura dello Scugnizzo Liberato
Ore 22 Teatro Avemarianne showcase Luna Lias live Na Diavl dj set musica